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L'ipotesi che il cancro avesse una componente ambientale e che, in particolare, la dieta e lo stile di vita potessero essere tra le possibili cause prevenibili nell'insorgenza di tumori circolava già negli anni cinquanta.

L'attività pro o antitumorale di svariati componenti della dieta è stata testata e in alcuni casi dimostrata

in studi sperimentali sugli animali o su linee cellulari. Tuttavia gli studi osservazionali, in particolare gli studi di coorte, spesso non sono riusciti a confermare nell'uomo il potere pro o anti cancro di queste componenti della dieta.

Per poter trarre conclusioni e raccomandazioni basate sull'evidenza dalle svariate migliaia di studi su dieta e cancro è stato necessario condurre una revisione sistematica di tutta la letteratura scientifica con criteri standardizzati ed un protocollo rigoroso. Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF World Cancer Research Fund) nel 2007 ha condotto un'opera imponente di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto fra alimentazione e tumori allo scopo di studiare in che misura dieta, attività fisica e composizione corporea possano modificare il rischio di tumore, con lo scopo di diffondere raccomandazioni basate su evidenze scientifiche per ridurre l'occorrenza del cancro.

Oggi sono usciti gli aggiornamenti a queste raccomandazioni. Il nuovo rapporto sottolinea fin da subito che sedentarietà e assunzione di cibi raffinati, a elevato contenuto calorico, rappresentano la benzina più importante per il sovrappeso e l'obesità che negli ultimi anni hanno condotto ad un aumento drammatico dell'incidenza delle patologie tumorali in tutto il mondo. Il rapporto chiude con 10 raccomandazioni che riguardano principalmente il movimento (camminare a passo svelto), la rinuncia alle bevande zuccherine, la limitazione del consumo di alcol e carne rossa (specie conservata), l'aumento del consumo di cereali, frutta, verdura e legumi e l'allattamento al seno, suggerito come strategia di prevenzione al cancro, specie mammella e utero per la mamma, ma probabilmente anche per la futura salute del neonato. Il rapporto introduce anche un concettio nuovo: chi ha già avuto una malattia tumorale deve fare enorme attenzione a restare in salute attraverso dieta e movimento.